Antonia Laganà: la musica, la mia passione!

03.05.2013 22:54

 

Cari Butterflies! A poco meno di due settimane dal suo battesimo, la nostra rubrica sta ottenendo un largo consenso. Siamo felici del Vostro sostegno, che ripaga il nostro impegno nel raccontarvi il mondo dello spettacolo visto dagli occhi di chi lo ha già assaporato, di chi lo sogna e di chi invece lo svolge quotidianamente.

 

Oggi per Voi lettori, abbiamo incontrato Antonia Laganà, giovane cantante calabrese, che quest’anno ha preso parte alla trasmissione evento dell’anno: The Voice of Italy. Si racconta di buon grado via web, svelandoci qualche retroscena sul format e sincerandosi sulle emozioni vissute prima e dopo la sua eliminazione alle battle. Conosciamola meglio caratterialmente e musicalmente per la sua interiorità e le sue sicurezze.

 

Ciao Antonia, parlaci di te, quanti anni hai, cosa fai nella vita, svelaci qualcosa di più sulla tua persona?

«Ciao a tutti! Che dire di me, sono una ragazza semplice di 21 anni, studentessa alla Facoltà di Giurisprudenza, che non ha mai smesso di sognare. Amo mettermi in discussione, mostrando a volte anche le mie debolezze, senza paura dei giudizi che possono venir fuori. Sono una donna che vive molto d’istinto! »


Quando Antonia Laganà si accosta al mondo musicale e che significato ha la musica nella sua vita?

«Colonna portante della mia vita è stato sempre l’amore per la musica ed è per questo che canto, per comunicare questa mia passione, per parlare con la gente, per sentirmi più vicina un po’ a tutti, per condividere le mie emozioni, per avere un momento di profonda “intimità” anche con coloro che mi ascoltano per la prima volta e non mi conoscono. »

 

Com’è iniziata la tua avventura a The Voice?

«L’avventura a The Voice è cominciata per caso, non avrei mai pensato che presentandomi ai provini avrei potuto fare questa escalation! Non perché credessi poco nelle mie capacità ma, dopo tante porte chiuse, ogni tentativo lo si affronta con maggiore senso di realtà. »


Ti sei presentata al pubblico con un brano della grande Mia Martini e ti abbiamo apprezzato per la profondità della tua voce e per la tua inarrestabile emotività. E’ stata tua la scelta di portare un brano così impegnativo, se si perché sei legata ad esso?

«La scelta del brano è avvenuta da parte della produzione, non nascondo che avrei voluto presentare un brano “diverso”, perché quando sei sotto giudizio, con i giudici che ti danno le spalle, 90 secondi sono pochi per mostrare le tue qualità vocali e interpretative e “Notturno” è pura interpretazione. Credo che però sia stato meglio così, ho avuto modo di poter esprimere la mia anima, che fortunatamente Noemi ha colto. »
 

Nella video intervista di presentazione, oltre alla tua sensibilità e ai sacrifici che hai dovuto affrontare per studiare canto è emersa la tua grande fede. Noi di Butterfly vorremmo che ci dicessi che rilevanza ha nella tua vita.

«Dico solo che per me la fede è come avere la certezza che nella vita non si è mai soli, soprattutto quando pensiamo di poter contare solo su noi stessi. »

Quali emozioni si provano a cantare su un palco come quello di The Voice, sapendo che davanti ci sono quattro giudici come Raffaella Carrà, Riccardo Cocciante, Noemi e Piero Pelù?

«Cantare è sempre emozionante a The Voice lo è ancora di più, perché hai il privilegio di essere “esaminata” da 4 grandi della musica ed è terribile non poterli guardare in faccia, non sai mai cosa dicono o l’espressione con cui ti ascoltano e passi qualche minuto ponendoti mille dubbi sulla tua performance. E’ stato devastante vedere spuntare dalla sedia, la mano di Pierò Pelu che indicava Raffaella (cosa che ho scoperto dopo guardando l’esibizione sottotitolata in tv) e vedere che nessuno si girava. Con un certo sesto senso, pensavo che il dito l’avesse puntato contro Noemi, come se la sua sedia fosse calamita per la mia speranza. Guarda caso è stata lei a pigiare il pulsante dandomi l’opportunità di far parte del suo Team! »

 

Ti aspettavi di essere scelta proprio da Noemi? Chi avresti voluto che si girasse oltre lei?

«Essere scelta da Noemi è stato sorprendente anche per me, non avrei mai pensato che la mia interpretazione potesse catturarla, lei ha giustificato il suo push sul finale dicendo che di aver aspettato fino all’ultimo per cogliere l’intera emozione del brano, perché le avevo trasmesso l’anima (motivazione tagliata in tv). Ero partita con l’idea di appartenere più al mondo musicale di Riccardo Cocciante ed avevo riposto in lui le mie speranze. Sarebbe stato meraviglioso vederli girare tutti e 4 quando infondo, a me ne bastava uno, quell’uno che sarebbe riuscito a cogliermi nel profondo, e questa unicità è stata quella di Noemi! »

 

Quali vantaggi offre avere al proprio fianco un coach come Noemi?

«Tutti i vantaggi che si possono trarre da una musicista che ti offre il suo lato umano prima di quello artistico. E’ come se ti venisse regalato un nuovo mondo sotto forma di essere umano! »

 

Dopo aver superato le Blind Audition hai dovuto affrontare una Battle con un’avversaria. Dall’assegnazione del brano alla sfida, quanto ti sei trovata d’accordo e quanto invece avresti voluto cambiare?

«L’assegnazione del brano è stata una cosa difficile da accettare, adoravo la canzone “A te” di Jovanotti ma speravo che la battle fosse la giusta occasione per poter mostrare delle qualità vocali diverse da quelle prettamente interpretative delle blind. Avrei voluto un brano più adatto alle mie corde, che mi desse finalmente l’occasione di tirare fuori tutta la mia energia, per far capire che io sono anche altro.. Noemi ha giustificato la scelta della coppia e del brano per la sfida, dicendo che eravamo le uniche a creare qualcosa di magico, da una parte l’intensità di un interprete e dall’altra l’interiorità di una cantautrice. Sta di fatto che, nonostante la mia non piena convinzione, sono rimasta contenta, perché  sicura di aver lavorato molto bene. »

 

Dopo la sfida hai dimostrato una padronanza emotiva non indifferente, ma subito dopo abbiamo sentito qualche commento dietro le quinte. Secondo te cosa ha realmente influenzato Noemi nella scelta finale?

«La scelta finale, secondo me è stata influenzata dal bagaglio esperienziale che possedeva Silvia, la quale aveva già un progetto musicale in corso,  rispetto a me che ho ancora tanto da lavorare sul mio modo di fare musica. Io rimango dell’opinione che il talento non ha età e dal momento che conoscevano bene il mio curriculum, perché non mi hanno fatto duellare ad armi pari? »

 

Pensi che The Voice, rappresenti una reale opportunità per coloro che vogliono fare musica al giorno d’oggi?

«Sicuramente The Voice è un’ottima vetrina per proporsi al pubblico. Le opportunità musicali nascono sempre dopo gli eventi! »

 

Come definiresti la tua esperienza e quale ricordo, tra i tanti, ti porterai indelebile nella memoria?

«The Voice è stata un’esperienza artistica ed umana favolosa. Ho avuto modo di poter lavorare a stretto contatto con grandi artisti della musica italiana e di poter incontrare delle persone meravigliose, che mi hanno regalato la loro amicizia. Anche se Noemi e stata la mia Medea, non posso dimenticarmi del sogno che mi ha regalato, non voglio. Lei è stata l’unica a credere in me, ad avere fiducia nelle mie capacità, (ci tengo a precisare che l’abbraccio con Noemi è avvenuto dopo l’esibizione, ma è stato tagliato). Nella memoria porto tutto, gioie e delusioni…in nulla si può cancellare ciò che forma a livello artistico e umano! »

 

Dopo questa avventura, stai dando vita ad altri progetti? quando potremo sentirti cantare?

«Per adesso sto lavorando ad un brano inedito, dal quale svilupperò un progetto più grande al quale stavo lavorando già prima di The Voice. Mi sentirete presto! »

 

Si può ancora credere nei sogni…?
«Nei sogni bisogna crederci sempre…»

 

Vuoi aggiungere qualcos'altro?
«Aggiungo solo che è stato fondamentale l’appoggio della mia famiglia e dell’associazione A.M.S. di Severino, che mi hanno sostenuta in questo percorso con molto affetto! Grazie mille a Voi per l’attenzione e per la cordialità. A presto! »

 

Teatrante per la Rubrica Butterfly MadeInItaly