L’ X Factor di Sanremo 2013
Marco Mengoni e Antonio Maggio, ex componente del gruppo vocale Aram Quartet. Sembra di essere sul palco del noto talent show X Factor dove anni orsono due talenti musicali vincono l’ambito primo premio. E invece no, siamo sul palco dell’Ariston dove da qualche settimana si è conclusa la 63° edizione del Festival della canzone italiana, che ha decretato come due vincitori proprio i due artisti sfornati dal talent show.
Per la sezione big vince Mengoni con il brano “L’essenziale”, canzone d’amore coinvolgente dal tipico sapore musicale sanremese. Sul brano e sul personaggio non c’è nulla da dire. Personaggio eccentrico dalla voce graffiante, scrupolosamente curata in ogni sfaccettatura ed impeccabile in ogni performance. Mengoni ha portato sul palco anche un pizzico di eleganza, sfoggiando abiti eleganti dai toni scintillanti, uscendo dalla caduta di stile che ha contraddistinto quest’ultimo festival.
Niente da obiettare, però il giovane artista ha lasciato dietro di sé una scia di cantanti non certo di poco conto. Tutti artisti di un certo calibro artistico, però ahimè non avevano quel fattore X che serviva quest’anno al festival. Perché non basta la bravura, non basta la bella canzone, ci vuole di più. Oltre al voto della giuria di qualità, bisogna soprattutto conquistare il pubblico da casa che resta sovrano, call center a parte. Insomma un pubblico televisivo che già ama e conosce il personaggio, questo è il mix vincente. Della serie bravi sì, ma sconosciuti no. L’essenziale di Mengoni è già un singolo di indubbia qualità restando incollato al primo posto su ITunes e rimanendo il singolo più venduto del festival. Il video ufficiale del brano ha già realizzato oltre 2 milioni di visualizzazioni.
La canzone di qualità sembra ancora funzionare, se poi presenta un motivetto orecchiabile e divertente tanto meglio. È il caso di “Mi servirebbe sapere” di Antonio Maggio vincitore di X Factor 2008 con la vocal band Aram Quartet e oggi vincitore di Sanremo giovani. Intanto, per restare in tema “ci piacerebbe” sapere che fine hanno fatto gli Aram Quartet. Restando col dubbio, anche Maggio, uscito da un talent, vince Sanremo. Maggio conquista l’Ariston con una canzonetta incalzante e ritmata avvalorata anche da una performance convincente. Su youtube il video ufficiale ha già raggiunto il milione di visualizzazioni.
Una coincidenza o solo i talent sembrano oggi la strada giusta per il successo di giovani artisti? La realtà parla chiaro. Quest’anno altro che artisti che hanno fatto la storia della musica italiana, c’è stato spazio solo per le giovani promesse e i talent hanno fatto centro.
Dando un’occhiata alla classifica FIMI abbiamo ai vertici i Modà con l’album “Gioia”, che tiene banco al singolo “L’essenziale” di Mengoni, il più venduto. Segue l’album di Chiara vincitrice di X Factor 2012; al terzo posto e sempre sulla scia del trionfo della musica giovanile si piazza Annalisa figlia della decima edizione di Amici di Maria De Filippi col suo “Non so ballare”. Al quarto posto abbiamo Raphael Gualazzi con “Happy Mistake”. Il quinto posto è per “Sotto casa” di Max Gazzè. Rispettivamente nella settima e ottava posizione gli album di Malika Ayane e Simona Molinari. Nono posto per Andrea Nardinocchi new entry della musica, eliminato nella categoria giovani. Il decimo posto è occupato da Simone Cristicchi. Un flop invece per Maggio, vincitore delle nuove proposte che occupa solo un timido undicesimo posto. Segue invece il Cile con la riedizione di “Siamo morti a vent’anni”e a sorpresa trova spazio anche Maria Nazionale, cantante napoletana che poco ha a che fare con la musica dei giovani. A seguire due rivelazioni del festival: Renzo Rubino con “Poppins” e Ilaria Porceddu con “In equilibrio”, anche quest’ultima concorrente di X Factor nel 2008.
Che dire, alla faccia dei veterani della musica italiana. Il festival ha premiato una nuova generazione di artisti, che si fanno strada in buona parte grazie al mondo dei talent. Giovani talenti a caccia di successo l’unica scorciatoia al momento sembrano i talent. Perché? Perché gli artisti arrivano al grande pubblico immediatamente e le case discografiche preferiscono investire su un prodotto già confezionato, piuttosto che su anonimi talenti scovati qua è là. I talent show si sono sostituiti ai talent scout? Forse sì ma non è detto che i talent premino solo il vero talento… sono contenitori che racchiudono tante cose: personalità, carisma, originalità e se l’artista è protagonista di una storia tragica è ancora meglio. Certo ci vuole quel quid in più, però se dietro le spalle si ha una carriera televisiva tutto fila ancora più liscio. Basta guardare le biografie dei singoli artisti da talent per vedere come quasi tutti hanno un iter televisivo ben consolidato e non sono totalmente sconosciuti al grande pubblico. Insomma esistono tante strade per raggiungere la fama, ma quella del talent al momento sembra la più vincente.
Blue Moon per PATHOS/Musica e…