The Voice of Italy: la voce della nuova generazione?
Sta per sbarcare in Italia The Voice, il talent show più amato d’America. Mancano ormai pochi giorni al 7 marzo, quando prenderà il via il nuovo format targato Rai2 alla ricerca della presunta “Voce della nuova generazione”. Un programma giovane questo che in pochi anni ha conquistato il pubblico di mezzo mondo. Tutto nasce nel 2010 nei Paesi Bassi dalla geniale intuizione di John de Mol, ma il successo dello show esplode nella sua interezza nel 2011 quando, esportato negli Stati Uniti, diventa uno dei programmi di punta della NBC.
The Voice of Italy ruota intorno alle talentuose qualità canore dei partecipanti che si sfideranno a suon di musica per raggiungere il podio.
La voce prima di tutto sembrerebbe. Una sfida all’ultima nota coinvolgerà i concorrenti che dovranno giocarsi il posto in trasmissione, tirando fuori le unghie nelle tre fasi del programma: un’ audizione al buio, una fase di gara a due ed alcune esibizioni in diretta tv. Il tutto alla presenza dei quattro giudici-allenatori, che per l’Italia avranno come protagonisti artisti ben noti al grande pubblico: Raffaella Carrà, Piero Pelù, Noemi e Riccardo Cocciante. Protagonisti della scena musicale e dello spettacolo italiano, abbastanza avanti con gli anni tranne nel caso di Noemi futura promessa della musica italiana partorita proprio da un talent. Forse un pò azzardata la scelta di scegliere in maggioranza giudici troppo attempati e poco abituati alle dinamiche dei nuovi talent televisivi, per un programma che dovrebbe essere di nuova generazione? Bisognava affiancare alla giovane Noemi altrettanti giudici ormai di casa nel mondo dei talent? Staremo a vedere. Anche la conduzione del programma sarà una scommessa da vincere. Nessun volto noto del panorama televisivo, l’attore Fabio Troiano debutterà in conduzione televisiva proprio con The Voice.
Sembrerebbe però che la ricerca dei talenti nella “bella Italia” sia stata più ardua del solito. In punta di piedi e senza troppa pubblicità la Toro produzioni, che produce il programma, negli ultimi mesi del 2012 ha girato l’Italia in lungo e il largo da nord a sud alla ricerca delle ugole d’oro. Nei mesi scorsi si leggeva in una timida nota della casa di produzione del programma: “Se sei sicuro di avere una voce mozzafiato, di saper cantare e hai una forte personalità, sei il candidato ideale per partecipare a i provini che la Toro Produzioni sta realizzando". A questo punto iniziano i casting blindati per i candidati tra i 18 e i 50 anni che potevano esibirsi a cappella in due brani (nello specifico bisognava preparare due cover celebri da 1 minuto e 30 secondi, uno in italiano e uno in inglese). Un breve provino qualche domanda di routine e poi il classico “le faremo sapere”. Casting blindati fino ad un certo punto, perchè in un secondo momento la scelta dei concorrenti si sposta anche sul web dove ci si può candidare caricando un video con la propria esibizione.
Peccato però che prima di raggiungere l’atteso palco la trafila di provini sia lunga. I più fortunati raggiungeranno un posto nel programma, ma solo il più forte, quello che riuscirà a sbaragliare tutti i suoi avversari si aggiudicherà il titolo di “Voce della nuova generazione”. Sarà proprio così? Vedremo su Raidue i più grandi talenti in circolazione sconosciuti al pubblico televisivo o si tratterà dell’ennesimo talent in cui a parte rari e eccezionali casi gareggeranno voci anonime senza alcuna particolarità? Sarà veramente lo show che avrà come parola chiave il talento oppure una vetrina per chi ha già dei precedenti televisivi che ha già in cantiere un disco bello e pronto o già confezionato da una casa discografica? Sono tutte supposizioni o forse constatazioni di una realtà che ha contraddistinto negli ultimi tempi i grandi talent show? A decidere saranno in un primo tempo proprio loro i giurati, che in questi giorni invadono di tutto punto le pubblicità della rai per promuovere l’atteso debutto.
Andiamo per ordine. Durante i provini in giro per l’Italia vengono scelti oltre centinaia candidati, seguono i provini in studio e solo dopo arriva l’atteso provino al buio in cui i giudici finalmente avranno l’onore di ascoltare artisti evidentemente scelti da altri operatori del programma tranne che da loro. L’artista si esibisce davanti ai giurati che saranno di spalle e che dovranno giudicarlo solo per le qualità vocali e solo se almeno uno dei giurati si mostra interessato il cantante passa il turno. Il giudice a questo punto diventa allenatore del prescelto, che farà parte della sua squadra e se il ragazzo dovesse destare l’interesse di più di un giudice sarà il ragazzo a scegliere a quale coach affiancarsi. A questo punto si entra nel vivo del programma, i giudici assumono la veste di mentori e allenatori per preparare i membri della propria squadra alla fase successiva: la sfida fra cantanti. In questa seconda fase i giudici fanno scontrare i membri della propria squadra tra di loro, mediante una gara a due che vede i concorrenti eseguire la stessa canzone. Insomma in questa seconda fase si è membri della stessa squadra solo per modo di dire, perché c’è solo spazio per la competizione e solo chi si dimostrerà meno debole e più versatile nell’esecuzione dei brani andrà avanti.
Nella terza fase infatti i vincitori rimasti in gara competono l'uno contro l'altro in diretta televisiva, attraverso turni a eliminazione diretta che portano ad un vincitore per ogni squadra. Evidentemente per i membri della medesima squadra ci sarà poco spazio per i rapporti umani e per i legami a lungo termine, considerando che l’obiettivo di ognuno sarà fare terra bruciata intorno ai suoi “compagni” d’avventura.
I quattro vincitori per squadra rimasti si affronteranno infine nella finale che decreterà il vincitore del talent show. Durante la fase conclusiva al giudizio degli esperti si affiancherà il pubblico televisivo: con un percentuale di incidenza del 50% per ognuno.
Intanto mentre comincia il conto alla rovescia in attesa del debutto sorge spontaneo il dubbio: the Voice sarà un successo televisivo in cui il talento difenderà il sogno dei concorrenti a caccia di successo o un ennesimo flop televisivo, che ricorda tristemente l’ultimo esperimento musicale chiamato Star Accademy? Chi vivrà vedrà…
Blue moon per PATHOS/Musica e Cultura