Uno su mille ce la fa, basta crederci!
“Uno su mille ce la fa”. Così dice il testo della celeberrima canzone di Gianni Morandi, attuale come non mai in tempi come questi, in cui spuntarla, su quasi tutti i campi è davvero un’impresa. Ma quando si mescolano semplicità, talento e passione il mix diventa gustoso e invitante e difficilmente si passa inosservati davanti ad una pietanza dal sapore genuino. Il primo piatto di oggi si chiama Chiara Furfari, ha sedici anni e viene da Campo Calabro un piccolo paesino in provincia di Reggio Calabria. Capelli corti, un sorriso che ispira subito simpatia e la passione sfrenata per la musica. Frequenta il liceo linguistico e il tempo libero lo spende tutto a suonare e cantare. Studia canto presso l’AmCm -Accademia Musicale di Canto Moderno- di Franco Dattola. Ha studiato per tre anni clarinetto e poi è passata da autodidatta alla chitarra e al pianoforte. A The voice è arrivata dal web, pubblicando qualche anno fa un video in cui interpretava una cover dei My chemical romance . La redazione di The Voice l’ha scovata e contattata immediatamente e dopo alcuni step è giunta davanti ai 4 coach.
Chitarra al collo, un abbigliamento casual ed una voce efficace quanto il suo nome. Spontanea e temeraria per la sua età, si è presentata con un brano di Jessie J dal titolo “Price Tag”, conquistando solo due dei quattro coach, che dopo alcuni secondi si sono girati per contendersi l’artista. «Hai talento, sei fortissima» sono state le parole di Raffaella Carrà; «non mi sono girato perché sono un cafone e devi scusare tu a me» ha detto Piero Pelù; ma a disputarsi Chiara nel proprio team sono stati Cocciante e Noemi che su di lei hanno speso parole di apprezzamento e di sostegno. Alla fine Chiara ha deciso per Noemi alla quale si sentiva più vicina sia nella musica che nell’anima.
Una spontaneità, la sua, sottolineata dalle “faccette” rigorosamente mantenute per tutta la durata dell’esibizione, una sicurezza dimostrata fin dal primo attacco, quasi da artista vissuto che sfoggia con grande sensibilità le proprie doti, mantenendo quel pizzico di emozione che ha reso la performance convincente. Insomma una prova di grande maturità nonostante la sua giovane età.
Nella stessa sera anche la villese Antonia Laganà, ha guadagnato un posto nello stesso team, portando un brano intenso ed intramontabile di Mia Martini. Antonia ha proprio conquistato Noemi, che sulla sua esibizione ha detto: «mi è piaciuto molto come dicevi le cose», segno che la voce di Antonia ha fatto breccia nell’anima della cantante che per questa ragione l’ha scelta sul filo di lana per il suo team.
Una ragazza di soli 21 anni con tanta voglia di inseguire un sogno fatto di musica. La fede è sempre stata un valore importante nella sua vita anche se alle volte non è stata capita, fondamentale anche la figura del padre, che tra in due genitori ha sempre assecondato le ambizioni della figlia. Una voce raffinata dal gusto retrò ma di grande impatto, che sfocia in un pianto liberatorio ed incredulo quando la sedia di Noemi si gira.
Hanno passato il turno tra gli altri:
Mattia Lever -16 anni - Trento, team Cocciante
Marco Cantagalli - 21 anni – Roma - team Pelu’
Marcela Cibukaj – 28 anni – di origine albanese – Team Noemi
Veronica De Simone – 23 anni - Massa – Team Carrà
Cristina Balestriere – 35 anni - Ischia – Team Pelù
Samuele Spallitta – 27 anni – Torino – Team Cocciante
Giuseppe Scianna - 23 anni – provincia di Livorno – Team Noemi
Yasmin Kalach - 22 anni – Ladispoli - Team Noemi
Jessica Morlacchi – Team Cocciante
Vito Ardito – 53 anni – Team Carrà
Paola Crescione - 18 anni – Ragusa - Team Pelu’
Chiara Luppi - 37 anni – Team Carrà
Timothy Cavicchini – 22 anni – Verona – Team Pelù
Una seconda serata piena di sfumature ed emozioni percepibili anche da casa, con circa 3 milioni e 300 mila spettatori incollati alla tv. Un programma che sta riscuotendo sempre più interesse, dove la voce, almeno si spera, avrebbe la meglio su tutto il resto. Non dimentichiamoci però che anche questa è televisione….
Teatrante per la rubrica PATHOS/Musica e...